Il primo cammino da Milano al mare

Il Sentiero dei Celti e dei Liguri è il nuovo cammino che attraversa tre regioni del Nord Italia: Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria. La città di partenza è Milano, quella di arrivo Sestri Levante. Nel mezzo tutta la bellezza della natura: dalla pianura, alla collina, fino alle montagne dell’Appennino e al mar Ligure.

10

Tappe

220

Chilometri

Scorri questa pagina per accedere alle pagine di dettaglio tappa, dove si trova la traccia GPX scaricabile da portare in cammino. Per i tratti più impegnativi (tappe 8 e 9)  troverai anche la traccia GPX della variante semplice. Infine, per pianificare il tuo viaggio, consulta la pagina Come fare il cammino e la traccia interattiva online in cui sono segnalate strutture ricettive, punti acqua, luoghi di interesse e molto altro!

Se stai pianificando una partenza in estate 2024, leggi anche questo articolo con gli utlimi aggiornamenti.

— TAPPA 1 / DA MILANO A PAVIA

La città e le vie d’acqua

Sentiero dei Celti e dei Liguri ci fa osservare territori noti con occhi nuovi, immergendoci nel mistero delle origini che ci circonda, ma di cui non sempre ci rendiamo conto.

La partenza avviene nel cuore della città di Milano: dal Duomo passando per la darsena, l’antico porto dei navigli milanesi.

Da qui si segue il Naviglio Pavese, con le chiuse progettate da Leonardo da Vinci. La via d’acqua, affiancata dalla pista ciclabile, conduce alla Certosa e quindi al centro storico di Pavia.

Pavia è una splendida città d’arte, già capitale del regno Longobardo in Italia. Qui il nostro cammino incontra due delle maggiori direttrici di pellegrinaggio del Nord Italia: la Via Francigena e la Via degli Abati, che a Pavia ha la sua tappa di partenza.

— TAPPA 2 / DA PAVIA ALL’OLTREPO

Il grande fiume

Usciti da Pavia, il Sentiero dei Celti e dei Liguri costeggia il Ticino attraversandone il Parco, fino a raggiungere la confluenza con il Po.

Attraverseremo il Grande Fiume per raggiungere l’Oltrepo Pavese, con il suo tipico paesaggio rurale di pianura: argini, chiaviche, cascinale e pioppeti.

—  TAPPA 3 / DALL’OLTREPO ALLA VAL TIDONE

Le colline dei vigneti

Questa tappa collega Colombarone e Nibbiano, attraversando il cuore dell’Oltrepo, terra di sapori e saperi antichi. Ci accompagna il saliscendi di colline coperte di vigneti e punteggiate da piccoli borghi.

Qui il cammino ci regala un concentrato di storia e natura: percorsa dalla Via degli Abati e dal Cammino di San Colombano, costellata da piccole perle naturalistiche e testimone della millenaria cultura della vite.

— TAPPA 4 / DALLA VAL TIDONE ALLA VAL TREBBIA

I borghi d’Appennino

La tappa collega Nibbiano e Bobbio. Il percorso entra nel territorio Piacentino della Val Tidone, per poi risalire verso il crinale spartiacque tra Val Trebbia e Oltrepo Pavese.

Qui affrontiamo le prime vere salite, che fanno presagire i monti dell’Appennino. In lontananza inizia a comparire l’inconfondibile sagoma del Monte Penna.

Attraverseremo il borgo storico di Caminata, crocevia di cammini, i crinali di Pietra Corva e Sassi Neri, per poi scendere fino ad uno dei borghi più belli d’Italia: Bobbio.

—TAPPA 5 / DALLA VAL TREBBIA ALLA VAL NURE

I pascoli del crinale

La tappa collega Bobbio e Mareto. Seguendo il corso del torrente Nure, ci inoltreremo nella valle che a lui deve il nome. Si tratta di uno dei territori più belli della provincia di Piacenza, amata da tutti gli escursionisti a piedi e in bici.

La Val Nure unisce paesaggi meravigliosi a piccoli borghi: da qui in poi, le montagne si faranno più aspre e la presenza umana più rara.

—TAPPA 6 / DALLA VAL NURE ALLA VAL D’AVETO

Le valli di pietra

La tappa più lunga del Sentiero collega Mareto e la val d’Aveto, procedendo sul crinale che la divide dalla Val Nure.

Poi giunge il momento di addentrarsi nel tratto più selvaggio e aspro – la gola dell’Aveto – attraversando la cosiddetta «Valle Tribolata».

Meta del cammino quotidiano è il borgo di Santo Stefano d’Aveto, primo pernottamento in Liguria.

IMPORTANTE: è possibile spezzare la tappa a Ferriere!

— TAPPA 7 / DALLA VAL D’AVETO AL MONTE PENNA

Il tempio della natura

La tappa più breve del Sentiero collega Santo Stefano d’Aveto con il rifugio Casermette del Penna.

Partendo dal caratteristico borgo, si risale attraverso antichi terrazzamenti, mantenendo un’ottima vista sulle cime circostanti come il Groppo Rosso e il Maggiorasca. Infine, si arriva a scorgere la maestosa cima sacra al dio Pen dei Celti e dei Liguri: il Monte Penna.

— TAPPA 8 / DALLA MONTE PENNA AL PASSO DEL BOCCO

Il terrazzo sul mare

Ecco il cuore del cammino, la mitica vetta del Monte Penna. Il suo nome sembra derivare dal dio Pen, adorato dagli antichi Celti Liguri e al quale si dovrebbe anche la denominazione dell’intera catena montuosa degli Appennini. 

I Celti Liguri non erano soliti dedicare edifici di culto alle proprie divinità, perché sentivano la loro presenza nella natura stessa. Così, l’intero Monte Penna – la vetta più alta della zona – veniva considerata come consacrata al dio Pen: un grande altare naturale, proteso a cercare l’eterno contatto fra la terra e il cielo.

Anche per i viandanti di oggi, il Monte Penna è un luogo di profonda spiritualità e bellezza. A livello naturalistico, è il fulcro di un’area di grandissima importanza: dal Parco regionale dell’Aveto, alle sorgenti dei fiumi gemelli Taro e Ceno.

— TAPPA 9 / DAL PASSO DEL BOCCO ALLA VAL GRAVEGLIA

La profonda Liguria

Questa tappa si apre con l’ultima impegnativa salita prima di iniziare la discesa verso il mare.

Attraversiamo la faggeta monumentale del Monte Zatta e una volta in vetta ammiriamo il panorama mozzafiato. Per la prima volta, dopo giorni di cammino, vediamo la nosta meta: le acque del Golfo del Tigullio.

Ma la strada è ancora a lunga e prima di arrivare al mare ci inoltriamo nelle meraviglie della terra. La Val Graveglia è infatti ricca di tesori geologici nascosti: aree carsiche, graniti, cave di diaspri e miniere di manganese.

— TAPPA 10 / DALLA VAL GRAVEGLIA A SESTRI LEVANTE

Finalmente al mare

Dopo aver passato la notte in un piccolo borgo in sasso, ripartiamo per il nostro ultimo giorno di cammino. La vegetazione dell’Appennino lascia sempre più il passo alla macchia mediterranea: anche se non lo vediamo, sentiamo che il mare è ormai vicino.

Il Sentiero dei Celti e dei Liguri evita le zone più trafficate e le strade asfaltate, per arrivare direttamente sul lungomare di Sestri Levante.

Ad accoglierci è uno dei borghi più suggestivi della costa ligure, con le due baie del Silenzio e delle Favole. Le spiagge sabbiose invogliano ad un tuffo ristoratore e a un meritato riposo.